Nel parlare di argomenti inerenti l’immagine non ho trattato un lato che è strettamente collegato alla fisicità, l’Autostima.
L’Autostima, in parte, dipende anche alla nostra educazione e dal conseguente stile di vita che si traduce nel modo di porci verso il prossimo sia questo appartenente ad un ramo familiare che al settore lavorativo.
Avere la sensazione di non essere all’altezza della situazione che si sta vivendo in un momento preciso è una buona chiave per aprire la porta della nostra interiorità al fine di guardare “come ci vediamo”
Faccio un esempio.
Prima dell’attuale Me, devo dire che ho vissuto diverse fasi della vita.
Sono stata “la ribelle”, “l’eccentrica”, “l’ansiosa” e altri stati emotivi ancora ma, in alcuni di questi periodi ho “dichiarato assente” il piacere di essere me stessa.
Ammetto che, in gioventù, ho spesso dato precedenza a come venivo percepita dagli altri e applicando la coscienza dei miei limiti ho fatto “terrorismo psicologico” verso me stessa riflettendo al prossimo un’immagine di persona insicura, abbassando la mia Autostima.
Per mia fortuna, maturando e percorrendo la strada della formazione, mi sono liberata da certi stati mentali capendo il vero perché di certe sensazioni della giovinezza.
Vi sembrerà una cosa banale quella che leggerete ma, sovente dimentichiamo che
“siamo noi stessi i maggiori frequentatori di noi stessi”.
Noi possiamo non avere tutte le risposte che la vita vuole ma, analizzandoci, possiamo identificare perfettamente le strade attraversate che hanno portato a farci decidere per un’azione piuttosto che per un’altra.
Sappiamo che tipo di carattere abbiamo, cosa ci piace, cosa ci infastidisce e perché.
Tutte queste sono valutazioni importanti per la nostra Autostima. Sono riflessioni che hanno bisogno di tempo per essere ammesse, capite e, delle volte, accettate.
A volte abbiamo bisogno di un aiuto esterno per “concederci il perdono da certi peccati”.
ecco perché noi siamo i primi ipercritici verso noi stessi.
Sembra quasi impossibile ma, spesso le persone che incrociamo non si accorgono di tutti quei micro dettagli che ci appartengono e che nella nostra testa li vediamo come “grandissimi difetti” capaci di deformare l’umore e il modo di socializzare costantemente e quotidianamente.
Questi sono micro dettagli che abbiamo tenuto con cura all’interno della nostra testa.
Spesso li abbiamo protetti con giustificazioni o facendo finta di non sentirne la presenza in momenti cruciali della nostra vita.
Fornendogli, poi, “momenti di distrazione” sono cresciuti e si sono nascosti negli angoli bui della nostra mente presentandosi come ombre nelle situazioni importanti dove, invece, sarebbe servita la forza della consapevolezza del nostro Valore.
Delle volte non riusciamo a vedere la differenza tra la lettura autoimposta dal nostro cerebro e la realtà del nostro essere.
Ecco che nascono tutti quei momenti di disagio in cui l’amica ci sembra migliore, più bella o più simpatica e una semplice battuta spiritosa è sufficiente per far cadere le precarie sicurezze sul nostro IO, riflesso mediante l’abbigliamento, il portamento o il make up.
In realtà, la maggior parte delle volte, noi abbiamo tutte le “armi” necessarie per affrontare e vincere la battaglia giornaliera che ingaggiamo col “fianco pronunciato”, con il “giro vita” che non rispetta i sessanta centimetri o con il seno che, quasi per farci dispetto, si è fermato troppo presto o troppo tardi.
Posso dirvi che molte donne, con un atto di coraggio, hanno deciso di seguire consigli e indicazioni, che a dispetto di giudizi e pregiudizi hanno ottenuto veri risultati.
Hanno preso con mano le redini della loro vita diventando reali protagoniste della loro quotidianità e rendendo punto di forza quello che prima era considerato difetto hanno dato reale valore alla propria Autostima.