Che sia dedicato alla più classica delle signore oppure alla donna con l’animo rock il tacco, nelle calzature da donna, resta sempre un oggetto desiderato, ammirato e fortemente voluto.
Ma come nascono le scarpe col tacco?Spesso usiamo in modo del tutto naturale articoli di uso comune che però vedono la loro nascita risalire a diversi anni passati. Un esempio sono proprio le scarpe col tacco.
Intorno al 1500 una giovane donna di buonissima famiglia venne data in sposa ad un uomo nobile e di tanta statura. La ragazza, onde evitare le sempre temute “chiacchiere” del popolo, fece creare delle scarpe con un tacco, per l’epoca, molto importante ossia altezza 10 cm.
Vi chiederete chi era questa giovane donna così lungimirante? Caterina De medici sposa di Enrico II di Francia nel 1533.
A Caterina dobbiamo diverse “innovazioni” che ancora oggi sono a nostro vantaggio ma quella delle scarpe è forse l’idea dalla quale, nel corso del tempo, molti hanno tratto ispirazione.
Approfondendo, però, la ricerca in merito alla nascita di questo “oggetto del desiderio femminile” scopriamo che i tacchi, secondo alcuni testi, erano molto amati anche dai soldati del 700 a.c perché per loro conformazione davano maggiore stabilità al soldato a cavallo in battaglia evitando, così, che venisse facilmente disarcionato.
Ma quando le scarpe col tacco diventano un complemento indispensabile per il guardaroba femminile? La risposta arriva dai fotografi del diciannovesimo secolo, secondo Elizabeth Semmelhack Curatore del Bata shoe Museum.
Elizabeth attribuisce alla realizzazione delle cartoline vittoriane, dove donne nude indossavano i tacchi, un passaggio fondamentale verso la visione di un oggetto dedicato che apporta alla figura femminile slancio e sensualità.
Ai giorni nostri questa visione trova la sua realizzazione in modelli divenuti iconici, vedi il modello Pigalle del “maitre de la chaussure” Christian Louboutin o il modello Campari firmato Manolo Blahnik.