Per le sneackers donna le stagioni come primavera o inverno contano poco se cerchiamo comodità mista a ricercatezza del dettaglio.

Mentre nei primi del ‘900 un minimo di tacco era l’obbligo che identificava un abbigliamento curato e l’appartenenza a un ceto economico di rispetto nel corso degli anni le cose sono cambiate definendo i nuovi canoni di eleganza e femminilità.
Mandiamo via, quindi, quell’immagine di donna iper sexy che dalle ore 8 alle ore 20 indossa “soltanto tacchi a spillo” per passare ad una donna, sempre amante del dettaglio, che, però, non esita a “dichiarare quanto frenetica possa essere la quotidianità” attraverso quel particolare che riesce, a volte più di altro, a raccontare com’è strutturata la vita e di conseguenza la giornata tipo, siano queste manager, impiegate, infermiere o mille altre cose ancora.
Nel corso dell’evoluzione digitale e sociale che stiamo vivendo, restando sempre attaccate alla visione della donna seducente, i diversi shoe designers hanno proposto sneacker da donna in versione animalier, con inserti dorati, super brandizzati oppure iper glitterati insomma con mille particolarità differenti ma con una cosa comune a tutti, “un’idea di tacco di tutto rispetto”.
Per la stagione autunno/inverno che stiamo vivendo la scelta delle calzature, per eccellenza più comode, diventa ardua; ecco quindi una rapida carrellata di quello che, a seconda dello stile di vita quotidiano, possiamo definire la nostra migliore alleata.
Gioseppo nella linea Woman propone le sneackers dal forte sapore modaiolo che pur rispettando lo stile casual hanno al loro interno una zeppa da 2.8 cm, evviva la comodità
Ma per coloro che cercano qualcosa di diverso dalla zeppa o dai modelli platform?
Niente paura Guess, nella sua nuova collezione scarpe, propone il modello che più piace alla donna contemporanea e che meglio si sposa con l’abbigliamento di tipo maschile, magari dedicato all’ufficio, quanto ai look più femminili, preferiti nel tempo libero.
Slip on Sinder con paillettes e logo nella sezione posteriore, perché la femminilità ama essere anche glamour.